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La seconda edizione di X FACTOR è giunta al termine e anche quest’anno abbiamo visto e sentito molti nuovi talenti smaniosi di mostrare al pubblico tutta la loro grinta e la loro bravura, ma il programma, rispetto all’edizione precedente, è decisamente cresciuto. E non si tratta solamente di indici di ascolto e gradimento, ma di un vero e proprio “boom” di attenzione da parte di molti dei più grandi nomi che hanno fatto la storia della musica italiana: sono intervenuti ospiti del calibro di Pino Daniele, Renato Zero, Enrico Ruggeri, Gianna Nannini, Piero Pelù e Mogol (tanto per ricordare alcuni fra i capisaldi della musica nostrana) e autori stranieri come Anastacia e i Take That. Ma la novità è un’altra: a partire dalla semifinale, ai concorrenti è stata data la possibilità di esprimersi mediante un brano inedito, una cosa veramente nuova in Italia nel panorama degli show dedicati alla musica ed è una scelta assai azzeccata perché permette ai nuovi talenti di esprimersi con una maggiore motivazione e di sperare in un futuro anche come autori, oltre che come interpreti.
Anche quest’anno non sono mancati simpatici aneddoti e battibecchi tra i tre giudici di gara ed anche quest’anno Morgan l’ha spuntata! Ha vinto infatti il livornese Matteo Becucci, assistito dal “pirata” per tutto il corso della trasmissione. E alla fine, dopo qualche incertezza dovuta probabilmente ad alcune scelte musicali non sempre azzeccate da parte dello staff direzionale, l’abbiamo visto vincere sbaragliando il gruppo che era oramai dato per favorito, “The Bastard Sons of Dioniso”, curati da Mara Maionchi. Una vittoria di stretta misura: si parla di soli sedici tele-voti in più! Ma quello che conta per Matteo è essere arrivato primo e non solo: essere soprattutto arrivato a realizzare un “sogno nel cassetto” che aveva da molti anni - come lui stesso afferma - ovvero vivere di musica!
Prima della recente e fortunata esperienza con X FACTOR, Matteo aveva già avuto numerosi contatti con il mondo della musica, partecipando al celebre programma televisivo a cura di Red Ronnie, il Trofeo “Roxy Bar”. Ha preso parte anche alle selezioni per il Festival di San Remo ed è stato per due anni il corista del cantautore Sergio Caputo.
Matteo ha dimostrato di avere delle ottime capacità vocali, il suo ispiratore musicale è David Bowie, del quale ha interpretato il brano “Starman”, ma il gruppo con il quale riesce ad esprimersi al meglio sono i Queen.
In effetti, la sua stupefacente performance del brano “Somebody to love”, presentato in finale, è stata un vero e proprio asso nella manica ed ha lasciato di stucco tutti!
Il brano inedito “Impossibile”, scritto in collaborazione con altri due autori e presentato da Matteo nelle ultime due puntate, anche se non sembra un brillante esempio di originalità, è comunque orecchiabile e radiofonico ed è subito parso molto adatto per i gusti del pubblico italiano. Con tutta probabilità, sarà il suo primo vero successo.
Cosa possiamo dire di Matteo in termini strettamente astrologici?
In molti, tra gli astrologi, si sono chiesti come mai, con una congiunzione Sole/Marte in Leone, segno solitamente spavaldo e sicuro di se, il Becucci è viceversa sempre apparso piuttosto timido e riservato, nonostante le sue spiccate capacità di interprete. Da dove viene quello sguardo che a tratti pare sognante e romantico? Il segreto sta nel suo ascendente Pesci ed è un’ulteriore conferma, tra le moltissime in Astrologia, di quanto il segno che si leva all’orizzonte sia spesso molto più evidente del segno solare per quanto riguarda il modo di apparire agli altri. E, per quanto riguarda la riservatezza e i modi contenuti, nel tema di Matteo di segnali ce ne sono moltissimi: uno stellium nel campo VI e importanti valori nel segno della Vergine.
Ma anche il lato “nettuniano” non è da sottovalutare in lui. Perfino un suo personalissimo slogan, “Rapide Fughe, Rapide Fughe” è un’ulteriore conferma di quanto le simbologie astrologiche sono profondamente radicate in noi. E se c’è un settore zodiacale che ama fuggire rapidamente ed anticipare le mosse altrui, quello è proprio il segno dei Pesci.
Il Nettuno di Matteo è piazzato in Scorpione e campo VIII, in ottimi rapporti con Venere, che dell’arte è simbolo ed è anche stimolato da un’opposizione di Saturno.
Il tutto fa pensare ad una notevole intuizione e fantasia, ma anche a segreti tormenti interiori. Giove, altro governatore dell’ascendente, non smentisce affatto l’orientamento artistico, piazzandosi nel venusiano segno della Bilancia. Quindi fantasia, evasione dal reale, sogno, dolcezza e romanticismo pervadono il suo sguardo, ma attenzione alle apparenze!
Sotto le squame da pesce, batte un autentico cuore di Leone, forte, competitivo e pronto a far “piazza pulita” di tutti gli eventuali avversari - ed abbiamo potuto ben constatarlo! – nonostante una massiccia presenza del segno della Vergine faccia pensare ad una persona con i piedi per terra e di una certa modestia.
Questa sua forza si estrinseca soprattutto nella capacità di lavorare sodo e senza trascurare i dettagli, come indicano a chiare lettere sia il suo fortissimo campo VI, che i concomitanti analoghi valori Vergine, tra cui la Luna congiunta a Mercurio piazzato nel suo domicilio celeste. Una persona che può vincere grazie alla strategia e all’organizzazione. Quindi, sebbene il nostro Matteo si autodefinisca un “pignolo disordinato”(1) e dalla cattiva memoria, in realtà possiamo tranquillamente scommettere che è una persona alla quale non sfuggirebbe alcun dettaglio, in special modo se riguarda il lavoro.
Per molti anni ha lavorato come dipendente presso uno studio commerciale e nel contempo ha portato avanti anche l’attività musicale. In effetti, troviamo molto sovente un forte campo VI in persone che per lungo tempo lavorano come impiegati, coltivando parallelamente un’altra passione. Il campo VI non è un terreno facile per realizzare le proprie ambizioni e non indica successi e soddisfazioni immediate. E’ un settore dove si devono affrontare parecchie prove, lavorare diligentemente e con pazienza, ma che può anche inaspettatamente premiare dopo una lunga gavetta(2). Tutte queste caratteristiche sono in perfetta sintonia con il percorso artistico di Matteo, che è riuscito a concretizzare il suo sogno piuttosto tardi - alle soglie dei quarant’anni - lavorando alacremente e conquistando il successo a piccoli passi come indica la simbologia del campo VI (= “il più piccolo di se”). Ovviamente ci vogliono anche una buona dose di forza di volontà, decisione e fermezza di propositi e in Matteo di certo non scarseggiano con la sua congiunzione Sole/Marte in Leone, un aspetto astrologico che gli fa apprezzare anche molto lo sport (=Marte) nel tempo libero.
Come pareva ben promettere il trigono di Saturno alla congiunzione Venere-Plutone in campo VII nel tema di nascita, Matteo ha una certa predisposizione per il rapporto di coppia ed in effetti, dal poco che si è potuto arguire dalle riprese del “backstage” di X Factor , sembra che vi sia un’intesa piuttosto felice con la moglie Chiara dalla quale ha avuto due splendide bambine, Giulietta e Caterina. Questa necessità di avere vicino un’altra persona con la quale condividere la propria vita è confermata ulteriormente anche dalla posizione di Giove, uno dei rettori dell’ascendente e piazzato anch’esso in campo VII e in Bilancia.
Come si presentava il cielo al momento della vittoria di Matteo? Una rapida occhiata ci permette di constatare quanto siano importanti i transiti che interessano i governatori dell’Ascendente, quando si tratta di ambizioni ed iniziative personali.
In questo caso abbiamo il segno dei Pesci che sorge all’orizzonte ed il Sagittario che governa il campo X, quindi potremmo aspettarci una certa sensibilità dei pianeti Giove e Nettuno. In effetti, notiamo Marte e Venere che transitano nel campo I (=le soddisfazioni personali) al perfetto trigono di Nettuno-radix e nel contempo Nettuno transitante forma un trigono quasi esatto con Giove-radix, altro governatore dell’Ascendente e Medio Cielo nel tema di Matteo.
Il tutto diventa poi ancora più significativo vedendo che Giove, al momento della vittoria, transita in esatto sestile al Medio Cielo e contemporaneamente Saturno è nei pressi dello stellium in Vergine indicando la possibilità di consolidare tutto ciò per cui ha duramente lavorato in questi anni.
Questi transiti indicano anche la possibilità di qualche tensione: Urano transitante in campo I sarà presto in opposizione alla congiunzione Venere/Plutone, con il concomitante passaggio di Saturno, segnalando il bisogno da parte di Matteo di una maggiore libertà d’azione ed autonomia personale. Dal momento che Urano nel tema natale è piazzato proprio in campo VII, potrebbe presentarsi nel rapporto di coppia la necessità di un adattamento a nuove situazioni e di compiere delle scelte ben precise (Saturno transitante su Venere) che potrebbero avere un peso determinante per molti anni.
Tom Crisci
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